UNA CASCATA DI EMOZIONI

medioevale testata

Il racconto della Cena Spettacolo Medioevale 2016 del nostro Sestiere.

Una cascata di emozioni in salsa medioevale tanto è stato il Banchetto andato in scena iera sera sotto la magistrale direzione artistica di Tina Nepi, all’interno del ristrutturato Chiostro di Sant’Antonio Abate, abituale ed elegantissimo teatro di gran parte delle feste estive del nostro sestiere.
Emozioni senza soluzioni di continuità, regalate a piene mani fin dall’inizio con un ambientazione curata già dall’ingresso nei minimi particolari e proseguite in una sala bardata dei nostri colori, allestita di tutto punto con vettovaglie e decorazioni tipiche dell’eta di mezzo, tipiche come il menù ruspante ma al tempo stesso raffinato che ha soddisfatto la gola dei tanti astanti mentre in tutto questo meraviglioso Teatro all’aperto veniva diffuse note e sinfonie del Medioevo.
E gli spettacoli? Oh quelli non sono mancati di certo. Tre ore intense che al di là delle bellissime coreografie presentate dalle ballerine e dalla Splendida voce di Alessandra Mazzuca che via via hanno calcato il palcoscenico e dei simpatici monologhi del Giullare di Corte, hanno accompagnato i presenti nel Medioevo e nella Quintana. Accompagnati (in senso letterale) fin dal loro ingresso avvenuto tenendo il passo scandito dai tamburini rossoneri, mentre il banditore annunciava l’inizio del Banchetto e con esso il via ad un viaggio che tra una pietanza e l’altra ha condotto lo spettatore all’interno di ciò che è stata ed è Porta Tufilla.
Un camino che è iniziato con l’omaggio alla emozionatissima Franca Forlini, colei che per prima nell’ormai lontano 1955 ebbe l’onore di vestire i panni della Dama del nostro sestiere e proseguito con i siparietti con le dame di ieri e di oggi che hanno disegnato un ideale ponte tra il passato ed il presente del Sestiere; un percorso poi proseguito con la sfilata di figuranti che ha visto alternarsi in passerella Capitani, Saggi, Notabili, Cavalier Serventi, Damigelle, Valletti, Dame e con l’applauditissima coreografia messa in scena dagli sbandieratori rossoneri, prima di tuffarsi nel gran finale tutto dedicato alla Giostra ed ai suoi momenti più significativi.
Così mentre sullo schermo scorrevano le immagini delle vittorie conquistate dal Nostro Sestiere, sul palcoscenico si riproduceva il rituale propiziatorio del nodo del Fazzoletto alla Lancia del Cavaliere, il gesto col quale la Dama il giorno della Giostra mette nelle mani del Cavaliere che si appresta ad affrontare il temutissimo moro il destino del suo Sestiere e della sua gente, un popolo idealmente al suo fianco ad incoraggiarlo con fiaccole, giochi di luce e fontane pirotecniche che hanno disegnato uno scenario da pelle d’oca, degno finale di una serata in cui la storia e le emozioni l’hanno fatta da padrone.

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