I due punti che cambiano la “curva” del destino

La Quintana di Luglio 2022: riviviamo il dodicesimo successo con un inedito racconto e  le immagini della Giostra.

8 giugno 2022 – 9 luglio 2022. Sono esattamente 31 giorni quelli che hanno separato i colori rossoneri, dall’onta del Commissariamento (le cui ragioni non approfondiremo in questa sintesi) alla gioia più sfrenata, quella del dodicesimo Palio, quella della vittoria con il minor scarto della Storia, di corto muso come dicono gli appassionati di ippica, un gergo reso famigliare anche ai non addetti ai lavori, da un noto allenatore di calcio, in una Giostra che ha visto disputarsi uno spareggio alla terza tornata, splendido dejà vu della Quintana di agosto 2008, vinta dopo quattro tornate, neanche a dirlo, da un giovane Massimo Gubbini su Runa che ebbe la meglio sul pluricampione Luca Veneri.

Dicevamo di questi 31 giorni trascorsi tra feste e prove al Campo Giochi con un po’ gli occhi di tutti puntati addosso per capire come un evento che comunque è di per sé destabilizzante avrebbe potuto incidere sull’ambiente, sulla serenità del Cavaliere e di conseguenza sui risultato. Forse negli altri c’era anche un po’ di scetticismo: in fondo mai un Sestiere commissariato avevo vinto prima d’ora. Eppure eravamo sempre noi: c’era Massimo Gubbini, il Campione in carica, c’era Trentino fresco di record della pista e c’eravamo noi con la medesima voglia di vincere di sempre, tutti al lavoro, uniti per raggiungere l’obiettivo.

Giorno dopo giorno, prova dopo prova, la consapevolezza già forte di poter dire la nostra in gara aumentava ed al di là dei tempi fatti registrare nelle varie sessioni e dei commenti un po’ affrettati in verità di qualche addetto ai lavori, vi era una generale forte sensazione di competitività, la stessa che ci contraddistingue ormai da 14 anni (episodi sfortunati a parte) e la stessa con la quale ciascuno di noi tufillanti ha chiuso gli occhi venerdì al termine della Cena Propiziatoria, cullato da sogni di vittoria.

Poi arriva il sabato e mano a mano che l’ora della Giostra si avvicina cresce la tensione. Perché va bene sapere di essere competitivi, ma per vincere non basta essere forti, occorre sempre un pizzico di fortuna, in Quintana l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e gli avversari erano tutti temibili.

Alle diciotto vi è il ritrovo in sede dei figuranti e l’atmosfera è già calda, di fremente attesa per ciò che potrebbe essere. Si parte per l’ammassamento ed il corteo rossonero sfila per le vie del quartiere tra due ali di folla entusiasta e bardata di rossonero.

Chi vi scrive prende posto con il suo fidato fazzolettone in gradinata nord e aspetta l’arrivo del corteo e l’inizio della Giostra. L’attesa sarà lunga ma ben ripagata dalla maestosità dell’intero corteo e soprattutto dallo spettacolo che vi sarà in pista.

Il nostro Gladiatore chiuderà gli assalti nelle prime due tornate essendo stato sorteggiato come sesto a scendere in pista. Quando lo fa dunque tutti gli altri già completato il proprio primo “otto di gara” e in testa vi è Luca Innocenzi su Love Story, capace di un 51.0 e tre centri. C’è grande curiosità per scoprire di cosa sarà capace il nostro binomio, a questo punto. Gubbini parte e conclude la sua prima tornata con un 50.9 e tre centri, un tempo di tutto rispetto che lo porta avanti al cavaliere gialloblu di soli due punti. Gli altri appaiono lontani già.

Ha inizio la seconda tornata. Innocenzi si migliora e fa copia e incolla della nostra prima tornata, mettendo in chiaro che al solito ci sarà da fare i conti con lui se vogliamo tingere il Palio di rossonero. Gli altri continuano ad apparire non in grado di impensierirci. Tocca a Gubbini ed a Trentino, che letteralmente volano in pista, presentandosi alla fotocellula d’arrivo dopo 49.5 secondi, nuovo strabiliante record di tempo in tornata, macchiato da una tavoletta. Il risultato è che a due terzi di gara i due sono pari e occorre la monetina per decidere chi scenderà in pista come ultimo.

Tra i vari spettatori ci si domanda se sia meglio partire prima o dopo. Io non ho dubbi: pazienza se la pista sarà forse un po’ più rovinata. E’ già accaduto in passato che ci siamo affidati alla monetina, in quella occasione ce la giocammo con Porta Maggiore e gareggiamo per penultimi (a vincere fu poi Porta Romana che era terza proprio come lo è ora). La scaramanzia vuole la sua parte. Voglio partire per ultimo.
Le mie preghiere sono ascoltate, la monetina dice che sarà Innocenzi a concludere la gara prima di noi e lo fa dimostrandosi il campione che è: con un 50,6 alla terza e tre centri (neanche a doverli specificare ormai) che incutono timore. Subito dopo tocca a noi: tocca a Gubbini ed al suo cavallo che partono a fionda, ma che poco prima della curva del Cassero hanno una incertezza: non è grave, ma qualche decimo se ne va probabilmente, da lì in poi ci vorrà un miracolo per restare davanti: bisogna rischiare il tutto per tutto. Ed è quello che i nostri due portacolori fanno. Alla curva del Carmine, proprio sotto ai miei occhi la traiettoria disegnata da Trentino è strettissima, tanto che il cuore quasi mi si ferma temendo un tocco di tavoletta o un’uscita dal percorso che invece chiaramente non ci sono. Via poi per il terzo assalto e lanciato alla massima velocità verso il traguardo tagliato dopo 50.5 secondi (ironia della sorte lo stesso tempo segnato alla terza tornata ad Agosto dello scorso anno), appena un decimo sotto al cavaliere solestante. Fossero tre centri sarebbe vittoria. Sarebbe il nostro dodicesimo Palio, quello probabilmente più sofferto.

Lo sono tre centri. Inizia la festa. Ci si abbraccia con chi sta sfilando e con chiunque indossi qualcosa di rossonero addosso. Qualcuno piange. Sono lacrime di rabbia, lacrime di gioia, lacrime di speranza ma anche di liberazione. Porta Tufilla ha vinto. Il Sestiere tutto ha trionfato.


Riepilogo complessivo della Giostra
Video Integrale della Giostra

Clicca qui per le altre vittorie conquistate da Massimo Gubbini

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