Il saluto del Console Francesco Mazzocchi
Con una buona e appassionata enfasi la Quintana è definita “il fiore all’occhiello” della nostra città. Un fiore, però, a cui in troppi spezzano petali quando, invece, ci sarebbe bisogno di cura, di nuova linfa vitale. Fuori di metafora, questo lungo e disgraziato periodo di pandemia sta mettendo a dura prova la manifestazione, almeno per quanto riguarda i sestieri le cui fragilità strutturali sono diventate evidenti nell’impossibilità di svolgere le attività statutarie. Attività che in futuro non saranno più sufficienti per una maggiore partecipazione e la loro tranquillità economica. Ed ecco allora che la “nuova linfa” potrebbe arrivare dall’iscrizione al registro nazionale del Terzo Settore che raggruppa tutti gli enti e le associazioni senza fine di lucro, con finalità civiche e attività di interesse generale svolte
con azione volontaria di erogazione e scambio di beni e servizi. Tale iscrizione, corroborata da un nuovo statuto “ad hoc” permetterebbe di accedere a fondi su pro-getti mirati e agevolazioni fiscali necessari per la vita del sestiere. Non meno importante la vita associativa, regolata da una tessera che sarà da spartiacque tra chi predica “il bene del sestiere” solo perché iscritto agli Albi e chi, invece, si
adopera quasi giornalmente e tutto l’anno per tenere in vita la nostra amata rievocazione anche con una auspicabile e vera autonomia decisionale dettata dalla presa di co-scienza della centralità del sestiere per il futuro della Quintana.
Tutto questo con un sempre co-stante, rinnovato e costruttivo scambio di idee con l’Amministrazione comunale affinchè le reciproche esigenze ed istanze vengano discusse e approvate nella consapevolezza che le decisioni non nascono da prese di posizione isolate e “autoritarie” ma dall’”autorevolezza” e dalla capacità di ascolto dei soggetti chiamati a prendere le decisioni.
Questo il mio saluto e augurio, viva la Quintana!