TEMPIETTO DI SANT’EMIDIO ALLE GROTTE

Un caratteristico tempietto barocco ad Ascoli.

1024px-Sant_emidio_grotteIl tempietto di Sant’Emidio alle Grotte è classificato come uno dei monumenti più importanti della città di Ascoli Piceno e rappresenta un pregevole prototipo di arte religiosa barocca delle Marche. Eretto in onore del patrono si definisce “alle grotte” perché il suo ambiente interno è costituito da una grotta naturale.

La piccola chiesa si trova appartata, rispetto al contesto urbano, di fronte alla ex chiesa di Sant’Ilario, in un luogo ricco di vegetazione e di silenzio dove già nell’anno 250, III secolo d.C., era noto vi fossero degli antri naturali, collegati tra loro da cunicoli, utilizzati dai cristiani come necropoli.

Secondo la tradizione sant’Emidio, dopo essere stato decapitato, il 5 agosto 309, nei pressi del quartiere di porta Solestà, nel luogo dove è stato eretto il tempietto di Sant’Emidio Rosso, si recò a piedi fin qui, per essere seppellito, portando tra le mani la sua testa.

La chiesa nasce come un ex voto degli ascolani per ringraziare sant’Emidio, protettore dal terremoto, di aver preservato la città dai violenti sismi aquilani del 1703 che si verificarono tra i mesi di gennaio e marzo dello stesso anno. Questi, sebbene provarono duramente la cittadinanza, non produssero perdite di vite umane e danni gravi sugli edifici.

Sotto la direzione di Giuseppe Giosafatti l’opera fu terminata nel giro di pochissimi anni. Oltre la facciata addossata alla parete tufacea si realizzò anche la sistemazione delle tre grotte ed in particolare di quella centrale. All’interno di quest’ultima furono aggiunti i pilastri che suddividono, ancora oggi, lo spazio in tre piccole navate sovrastate da volte a crociera in laterizi. Lo spazio di fondo fu lasciato intatto per mostrare le lacerazioni dei loculi e delle fosse dove riposarono le spoglie mortali di Sant’Emidio e dei suoi discepoli.

Nel 1943 durante il corso di necessari restauri fu aperto anche il cunicolo che porta ad una grotta dove fu rinvenuto un piccolo cimitero ed un arcosolio. L’anno successivo, nel 1944, il piccolo tempio fu aggiunto nell’elenco degli edifici storici ed artistici della città di Ascoli meritevoli di tutela. Un nuovo intervento di restauro avvenne nel 1954 con la riparazione ed il consolidamento del cupolino esterno, la sistemazione del piccolo piazzale antistante, la sostituzione di parti logore o mancanti del mattonato esterno, la riparazione della facciata, il consolidamento delle volte e delle strutture interne ed un nuovo altare.

La piccola chiesa è stata annoverata nell’anno 2000 nell’elenco dei “Luoghi dello Spirito” per “Le vie del giubileo nella Regione Marche”. Gli interventi ricostituivi più recenti sono dell’anno 2001 attuati su iniziativa dell’attuale rettore don Emidio Rossi. Nel 2002 il Lions Club di Ascoli Host e Urbs turrita ha donato un nuova porta d’ingresso.

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