La Benedizione della N’zegna

il momento della Benedizione

Si è svolta domenica 16 febbraio presso la Chiesa del Sacro Cuore la solenne benedizione della N’zegna del nostro sestiere. La cerimonia è stata officiata dai parroci della comunità parrocchiale delle Chiese di San Pietro e Paolo e del Sacro Cuore e da S.E. Monsignor Giovanni D’Ercole, Vescovo d Ascoli.

Dopo il corteo che partendo dalla Sede si è dipanato lungo le vie del quartiere fino a raggiungere la Chiesa, il Sestiere ha assistito alla funzione religiosa, nel corso della quale si è tenuta la solenne Benedizione.

Al termine della Santa Messa il corteo, arricchito dalla presenza del Vescovo e dei Sacerdoti, ha raggiunto la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo all’interno della quale è stata poi apposta la Sacra N’zegna, un vessillo rossonero riportante al suo interno l’immagine di San Matteo, cui originariamente era dedicato il convento, ove ora sorge la Chiesa.

La formula solenne della richiesta di benedizione


Per Reverentia et Devotione de quillo che prega lo Sacro Cuore de Jesù ad omne hora per salute et defensione de lu populo che vive de qua de lu Ponte de Santo Antonio et de qua de le grotte de lu beato Emidio martiro è statuito et hordinato che lu Console de lu populo rossonero de la Porta Tufilla con somma umiltà et devotione offra a lu Vescovo de la citta d'Asculo la nzegna de lu Sestiero co l'effige de lu Sancto Matteo per Santa benedictione prima che lu prezioso drappo sia posto et appeso dintro li mura de la Chiesa de li Santi Pietro e Paolo fino a lu levar del sole de lu jorno de lo joco con l'aste et l'armigiare ad cavallo, per ingraziar lo Santo Matteo a la vittoria de lo Palio de lo Comune et per la joia de lu populo rossonero.
Sua Eccellenza lu Vescuvo, voglia benedictire la Nostra Nzegna co la Reventia de tutto lu populo rossonero.

La Benedizione della N’zegna e la sua consegna alla Chiesa che la costudirà nei periodi non quintanari, suggella la sempre presente collaborazione tra le due realtà associative più importanti del quartiere ed è solo il primo di una serie di appuntamenti che saranno dedicati alla riscoperta dei simboli di appartenenza al Sestiere ed al suo territorio.

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