Le vittorie del Gladiatore (atto secondo)

Agosto 2008 – E dopo lo spareggio la doppietta è servita

Le vittorie sono tutte belle, ma quella dell’Agosto 2008 è davvero indimenticabile. A quella giostra il nostro Gladiatore si presentò da Campione in carica, ma pur riscuotendo la fiducia di tutti noi sestieranti rossoneri, in città non era visto come il favorito: erano altri i nomi papabili per la vittoria: Capriotti e soprattutto Veneri. Massimo era stato bravo ad approfittare di un errore del cavaliere aretina ma, era la convinzione dei più, non avrebbe avuto alcuna possibilità di bissare il successo di fronte a quei mostri sacri della Quintana di Ascoli e invece accadde ed il modo in cui ciò accadde ci fa ancora venire la pelle d’oca per l’emozione.

Dopo le prime tornate il nostro portacolori era in testa alla Giostra con l’esiguo margine di 8 punti su Emanuele Capriotti di Porta Romana che era a sua volta tallonato a sole due lunghezze da Veneri della Piazzarola. I tre erano davvero in un fazzoletto (mezzo secondo in più o in meno impiegato a terminare la tornata) ed un eventuale 80 preso da uno dei tre, avrebbe quasi sicuramente messo fine alle speranze di vittoria di chi sarebbe incorso in questo errore. Nella terza tornata Veneri riusci a sopravanzare con una tornata velocissima
Capriotti. Era quindi lui in testa alla Giostra nel momento in cui fece il suo ingresso in pista per la terza volta il Gladiatore in sella a Runa. Ancora una volta sia pur a ruoli invertiti era Massimo contro Veneri quindi e senza possibilità di errori. I primi due assalti erano buoni, il tempo anche, ma poteva succedere ancora di tutto ed infatti proprio sotto la gradinata occupata dai nostri sostenitori Runa ebbe una incertezza dovuta al terreno e per una frazione di secondo sembrò essere in procinto di cadere e di scaricare a terra il nostro cavaliere, Massimo però ancora oggi, chi vi scrive non si capacita di come fece, con un guizzo riusci a rimettersi nella giusta traiettoria e a concludere positivamente la tornata. L’occhio sul cronometro che uno dei sestieranti aveva al braccio e che si era fermato poco sopra i 55 secondi. Non sarebbe bastato e già stavamo maledicendo quella buchetta che ci aveva fatto perdere ad occhio e croce cinque decimi. Lo speaker prese la parola: “Tempo 55 secondi netti, punteggio al tabellone 100,100,100, penalità nessuna, punteggio tornata 590 per un totale di 1782.”
1782 esattamente il punteggio già fatto registrare da Veneri. Per la prima volta due cavalieri concludevano appaiati la giostra ed era necessaria la quarta tornata per decidere chi si sarebbe portato a casa il palio. Lo stadio tutto si sciolse in un lunghissimo applauso.
Massimo e Runa avevano vinto lo scetticismo generale e si erano dimostrati in grado di competere per la vittoria finale anche in una quintana senza incidenti e penalità come invece era stata quella di un mese prima.
Ci preparammo allo spareggio: il primo a scendere in pista per sorteggio fu Massimo: nuovamente 3 centri ed un tempo di 55,1. Un tempo ottimo, ma Veneri er stato capace in precedenza di girare sotto i 55 secondi e nulla era ancora deciso. Entrò Veneri che pur perfetto concluse la sua tornata di spareggio in 55,6. Cinque decimi più del Gladiatore che così ci regalò il secondo palio in poco meno di un mese. Un sogno per un sestiere che prima di questa doppietta mancava alla vittoria dal 1986.

Classifica finale
Porta Tufilla            1782
Piazzarola                1782
Porta Romana        1776
Porta Maggiore      1702
Porta Solestà          1654
Sant’Emidio            1504

Spareggio
Porta Tufilla          598     (55,1 – 100 – 100 – 100)
Piazzarola              588     (55,6 – 100 – 100 – 100)

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